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SETTE SALVATAGGI, QUATTORDICI PRESIDI:

I CANI DA SALVATAGGIO ALL’OPERA INSIEME ALLA GUARDIA COSTIERA PER LA SALVAGUARDIA DELLA VITA UMANA IN MARE

La presenza dei cani di Terranova, Labrador e Pastori Tedeschi abilitati al salvataggio sulle spiagge Italiane durante la STAGIONE ESTIVA ’96 è stata sicuramente un notevole successo, successo anche delle metodologie di addestramento attuate in questi anni dalla Scuola Italiana Cani Salvataggio. Sono sicuramente da segnalare per primi gli interventi operativi di salvataggio di vari presidi, ad Anzio, sul lago di Garda e a Marina di Massa.

Sono state complessivamente salvate sette persone, che se si aggiungono alle dieci salvate nel ’95 e alle 4 nel ’94 rendono chiaramente l’idea in termini di VALORE del significato della presenza in spiaggia di questi magnifici amici dell’uomo.

Unità cinofila Morlacchi Carlo - Cleo impegnata nella delicata fase del salvataggio di un infortunato

I cani da salvataggio, durante il ’96, hanno inoltre potuto contare su una sempre più forte collaborazione del Corpo delle Capitanerie di Porto, che ha peraltro espresso parere favorevole all’utilizzo ufficiale dei cani con Brevetto S.I.C.S. Scuola Italiana Cani Salvataggio, parere favorevole che ha portato al riconoscimento del brevetto da parte del Ministero dei Trasporti e Navigazione.

Fox (Walter) impegnato nel rimorchio di un gommone pieno di naufraghi

Tra i salvataggi più significativi ricordiamo l’intervento effettuato dal Terranova Terry insieme al suo conduttore Giancarlo Piccinini.

Nel pomeriggio di Domenica 7 luglio, l’unità cinofila interveniva insieme al bagnino del club nautico l’Approdo, Stefano Cotogno, per portare in salvo una ragazza che a causa del mare mosso e della forte risacca non riusciva a tornare a riva. A complicare ulteriormente l’intervento di salvataggio era stato il fallito tentativo di un’amica della ragazza che si era poi anche lei trovata in difficoltà. Grazie alla potenza del cane di Terranova abilitato al salvataggio, tutti e quattro si sono potuti attaccare alla speciale imbragatura che normalmente il cane indossa, e farsi quindi letteralmente RIMORCHIARE a riva.

Anche questa volta la mareggiata era stata vinta e la giornata estiva non aveva mietuto un’altra vittima.
Diverso come intervento, più complesso ma sicuramente molto interessante quello che ha visto intervenire un altro Terranova, in forza al Gruppo volontari del Garda, che aveva anche lui superato i difficili corsi ed esami di abilitazione alla Scuola Italiana Cani Salvataggio.
Alle ore 17,50 dell’ 11 luglio al centralino del Distaccamento Gruppo Volontari del Garda è arrivata una chiamata da parte della Compagnia dei Carabinieri di Desenzano del Garda, che richiedeva un intervento di soccorso, con l’ausilio del gommone, ad una imbarcazione a vela in difficoltà con tre persone a bordo, a causa del lago con onde molto grosse. Vista l’impossibilità di mettere in acqua il battello pneumatico di salvataggio, a causa anche del forte vento, che unito alle onde rendeva l’operazione particolarmente pericolosa, il Terranova Artù insieme al conduttore Fausto Peloso si tuffavano in acqua e raggiunta a nuoto, utilizzando una particolare tecnica di intervento definita “a Delfino”, la barca in difficoltà, utilizzando una cima galleggiante attaccata al cane, riuscivano a portare la barca trainandola a riva senza farla capovolgere, portando in salvo tutto l’equipaggio.
Non vorremmo dimenticare i salvataggi effettuati dall’unità cinofila Goldoni-Max, già ampiamente riportata dalla stampa nazionale, tra cui: La Nazione, L’Indipendente, La Voce, L’Eco di Bergamo e che è stata oggetto di riprese televisive da parte della nota trasmissione di RAI 3 Ultimo Minuto. Questo cane inoltre è stato insignito la scorsa primavera del premio “cane fedele ’94” per i salvataggi compiuti.

Unità cinofila Mastrominico Paolo - Lady durante l'esercitazione di S.Margherita in Liguria

Il cane ed il suo conduttore, che avevano positivamente conseguito il brevetto di salvataggio dopo i corsi alla Scuola Italiana Cani Salvataggio Nautico, a Sarnico in provincia di Bergamo, erano in servizio in spiaggia presso il Bagno Monia durante il Week-end del 9 e 10 luglio ’94 a Marina di Massa. Il mare grosso e una forte corrente ha ostacolato fortemente delle persone che erano andate a nuotare al largo e che faticavano a tornare a riva. Tempestivo e coronato da successo l’intervento dell’unità cinofila presente che ha riportato sane e salve a riva Donato Castellini col figlio Marco sabato e Giuseppe C. di 37 anni col figlio Andrea nella giornata di domenica. Entrambi si erano fatti ingannare dal mare, che li aveva sorpresi al largo. La forte corrente rendeva vani i loro sforzi per rientrare a riva, e grazie alla preparazione dell’assistente di polizia Angelo Goldoni e del  suo  Terranova  Mas, che  forte  di   una grande resistenza nel nuoto, hanno fatto in modo che la corrente ed il mare mosso fossero vinti. 

Più complessi tecnicamente, ma che hanno visto operare i Cani in operazioni di soccorso ad imbarcazioni in difficoltà, gli interventi delle Unità Cinofile di salvataggio presso il presidio di Porto Recanati. I cani ed i loro conduttori, anche loro usciti dai corsi della Scuola, erano in servizio presso il Centro Soccorso Mare. Il 26 luglio ’94, aller-Birillotati dalla Capitaneria di Porto di Civitanova Marche, che segnalava un catamarano scuffiato al largo di Porto Potenza, Massimiliano Gioielli insieme al Terranova Luna, un magnifico esemplare bianco e nero, salivano sul battello pneumatico da salvataggio pilotato da Roberto Moroni con a bordo un addetto alle radiocomunicazioni. Velocemente veniva raggiunta la zona delle operazioni e insieme all’equipaggio della motovedetta PS552, veniva rimorchiato a riva il catamarano pilotato da Peppe Dionisio e Cesare Zacconi, completamente capovolto. Durante tutta l’operazione l’equipaggio era stato in costante contatto radio con la CP401 Oreste Cavallari della Guardia Costiera, uno dei mezzi più potenti ed efficaci del Corpo delle Capitanerie di Porto, che ha persino a bordo un’imbarcazione figlia autoraddrizzante e inaffondabile per poter operare anche in bassi fondali e con condizioni di tempo proibitive.

Anche in questa operazione di soccorso, come in quella del 23 luglio ’94 a Civitanova Marche, diretta personalmente dal Capitano di Corvetta (CP) Enrico Moretti, si sono visti operare i cani da salvataggio, in collaborazione agli uomini e ai mezzi istituzionalmente preposti alla salvaguardia della vita umana in mare. Ciò dimostra chiaramente il buon livello di professionalità raggiunto dalle unità cinofile della Protezione Civile Volontariato, che hanno messo a disposizione gratuitamente il loro tempo e la loro passione sulle spiagge quest’estate.

Unità cinofila Pilenga Ferruccio - Mas a bordo dell'imbarcazione  della Capitaneria di Porto a S.Margherita

Si è potuto persino realizzare una esercitazione notturna in diretta per la trasmissione Ultimo Minuto, a bordo della Motovedetta Oreste Cavallari, una delle unità di punta della Guardia Costiera. Si sono elaborate persino delle speciali tecniche per poter issare, dopo l’intervento, le Unità Cinofile a bordo, con personale vincolato fuoribordo sulla rete recupero naufraghi, utilizzando uno speciale paranco.

Si è raggiunto l’ambizioso traguardo di quattordici presidi fissi di salvataggio durante la stagione estiva ’96, a Venezia, Monterosso al Mare, Marina di Massa, Anzio, Cagliari, Porto Recanati, Centro Soccorso Mare Marche, Ancona CP 401, Rimini, Porto Garibaldi, Lago di Molveno, Lago d’Iseo e ben due sul Lago Maggiore, a Sesto Calende e Verbania, presso il CISOM.

Questo risultato pone definitivamente l’operato dei cinofili italiani che si dedicano al soccorso in acqua con i cani in una posizione di totale leadership a livello europeo e mondiale. A riprova di tale successo dobbiamo annoverare il documentario realizzato dalla televisione tedesca SAT 1 e da quella giapponese Fuji TV, la prima televisione privata in Giappone. Una Troupe televisiva giunta da Berlino e una da Tokyo ha filmato per vari giorni il lavoro dei nostri cani, sia in operazioni di elisoccorso, sia nell’addestramento. Inoltre la rivista tedesca Stern oltre a una famosa giornalista inglese, è stata ospite della Scuola per realizzare un servizio sui presidi fissi di salvataggio e un’ennesima volta per riprendere le operazioni di intervento con gli elicotteri.

Boatswain Mission 2001. Professionalità e coordinamento in una splendida cornice

Nella sola stagione 96 sono state più di dodici le esercitazioni di elisoccorso che hanno visto i Terranova protagonisti. Si sono utilizzate quasi tutte le macchine, abilitando i cani sui 412 dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, sui 212 della Polizia, sui Lama del soccorso aereo della Regione Lombardia Aernord Elilombardia, sui NH500 della Guardia di finanza, sugli HH3F e AB212 del S.A.R. dell’Aeronautica Militare, Ecureil 2 della Regione Friuli, sugli Alouettes 3 dei Vigili del Fuoco della Provincia Autonoma di Trento. Si sono definite completamente tutte le procedure di intervento. Si è reso operativo ed efficace il tuffo dell’unità cinofila in acqua, con l’elicottero in hovering a 3-4 metri di altezza sull’acqua, durante il raduno della Società Amatori Terranova a Sesto Calende, la calata col verricello da oltre 40 metri in mare, durante un’esercitazione congiunta Guardia Costiera - Elicotteri Vigili del Fuoco, presente il Generale Manfredi, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, che si è personalmente complimentato con i responsabili e gli istruttori della Scuola per l’alto grado di professionalità. Un’altra esercitazione spettacolare e tecnicamente importantissima è quella che si è svolta a Rimini durante l’Air Show. Le Unità Cinofile Mas - Ferruccio Pilenga e Skipper - Stefano Zambelli imbarcate sugli HH3F del S.A.R. dell’Aeronautica Militare hanno sperimentato nuove e tecnicamente più complesse metodologie di intervento grazie ai consigli del Maggiore Pilota Ruggero Leonetti, Comandante del 83 S.A.R. di Rimini.

Ferruccio, Donatella e Alyssha durante un’esercitazione con la Guardia Costiera

Si è potuto verificare operativamente sia il tuffo dell’unità cinofila dall’elicottero per portare soccorso a dei naufraghi che il successivo recupero di tutti con l’elicottero in hovering. Bisogna ricordare, per rendersi conto dell’effettiva importanza dell’esercitazione, che gli HH3F Pelican sono degli elicotteri in grado di imbarcare più di 20 persone, creati specificatamente per il soccorso in mare, e che gli Ufficiali ed aerosoccorritori dell’aeronautica sono dei veri professionisti, e l’aver superato a pieni voti l’esame che detta esercitazione rappresentava, è stato sicuramente il miglior risultato della Scuola Italiana Cani Salvataggio. Di detta esercitazione è stato realizzato da parte di RAI 2 Italia Racconta un video che è stato trasmesso ai primi di agosto. Questo, insieme a quello realizzato da Italia 1 Planet all’Idroscalo di Milano con l’elicottero AB212 del S.A.R. di Linate e con il Lama dell’Aernord, pone chiaramente le operazioni di elisoccorso con cani da salvataggio sotto una nuova e sempre più importante considerazione.

Dobbiamo sicuramente segnalare che le sessioni di esame per l’abilitazione delle Unità Cinofile, che si sono svolte quest’estate, hanno visto partecipare alcuni Comandanti di Capitaneria di Porto con il chiaro scopo di far verificare anche in sede di esame la rispondenza di quanto previsto con quanto richiesto, con l’intento di sottoporre anche questo importante momento al giudizio dell’Autorità Marittima, che ricordiamo ha ufficialmente riconosciuto i brevetti S.I.C.S Scuola Italiana Cani Salvataggio. Se a ciò aggiungiamo che la validità dei brevetti rilasciati alle Unità Cinofile è annuale, e che per il rinnovo degli stessi è necessario risuperare degli esami, riteniamo che debba essere sottolineata la professionalità di tutti coloro i quali operano nel settore. È inoltre sempre presente un medico chirurgo che verifica l’effettiva preparazione dei conduttori dei cani, in modo che sia anche in questo caso uno specialista a firmare anche in questo settore il brevetto.
Il progetto che vedeva impiegate con reali compiti di salvataggio i cani ed i loro conduttori, ha finalmente avuto i riscontri oggettivi richiesti, e da Lipari a Venezia, da Sanremo, Imperia, Alassio, Savona, Genova e Santa Margherita Ligure a Grado, da Marina di Carrara a Civitanova Marche, da Rimini, Ravenna a Cagliari le Capitanerie di Porto hanno inserito nelle loro ordinanze l’articolo che autorizza la presenza dei cani da salvataggio in spiaggia, recependo il Telex Ministeriale che autorizzava il servizio di salvataggio delle Unità Cinofile.

Durante le riprese del filmato 'Salvataggio in acqua' per la Rai 3 Ferruccio e Mas  si calano con il verricello dall'elicottero dell'aeronautica militare

È sicuramente per tutti i cinofili una grossissima opportunità e responsabilità, ma grazie anche ai consigli operativi dati dal Capitano di Corvetta (CP) Corrado Gamberini, autore tra l’altro dell’articolo riguardante l’addestramento dei Pastori Tedeschi pubblicato su Workdogs, Comandante di una delle più grandi motovedette da salvataggio della Guardia Costiera, che ha sicuramente indirizzato al meglio l’operato degli istruttori della Scuola, possiamo affermare con orgoglio che si stanno preparando Unità Cinofile sempre più valide ed in grado di operare con la massima sicurezza. L’elevamento degli standard di sicurezza durante i corsi ha inoltre fatto in modo che coloro che usciranno l’anno prossimo dalla Scuola e che avranno superato positivamente il brevetto, insieme a coloro che lo avranno rinnovato, potranno sicuramente mettere a disposizione dell’Autorità Marittima il loro servizio di volontari ancora con maggiore professionalità. 
Stiamo inoltre attuando il progetto “QUOTA 100”. Sono ad oggi 90 le Unità Cinofile in possesso di brevetto di salvataggio, 25 con il brevetto operativo abilitate ad operare da bordo di motovedette ed elicotteri e le rimanenti 65 col brevetto avanzato abilitate ad operare dalla spiaggia o con piccoli mezzi (battelli pneumatici-pattini di salvataggio).

Vogliamo nel 1997 raggiungere e mantenere e perché no superare la QUOTA 100, vogliamo cioè aumentare la professionalità delle Unità Cinofile, chiedendo ad esse, sia all’atto del brevetto che al suo successivo rinnovo, una maggiore preparazione.

Un altra immagine tratta dal filmato per la Rai 3. Qui vediamo i vari mezzi impiegati
Ferruccio e Donatella con un operatore, sul gommone, nell'esercitazione di Villa D'Adda

In Italia esistono chilometri e chilometri di spiagge libere scarsamente o per nulla vigilate, e l’operato dei cani da salvataggio e dei loro conduttori potrebbe essere sotto certi aspetti una piccola, ma pur sempre positiva integrazione, al servizio che già in tali luoghi gli uomini della Guardia Costiera, grazie al Progetto Spiagge Sicure, offrono per la salvaguardia della vita umana in mare.

Tutto ciò si può idealmente ricollegare alla prima esercitazione di salvataggio svolta in Italia che vide protagonisti i cani abilitati al salvataggio nella primavera del ‘92 nelle acque di Santa Margherita Ligure ufficialmente autorizzata dall’Autorità Marittima, presente il Capitano di Corvetta (CP) Giovanni Galatolo con gli uomini e i mezzi della Guardia Costiera. Tale esercitazione, denominata “Insieme per la sicurezza della Vita umana in Mare”, fu in un certo senso il seme che ha prodotto la campagna di sicurezza di quest’anno.

Siamo certamente grati a tutti coloro che ci hanno seguito in questi anni, ai nostri cani, anche a quelli che purtroppo ci hanno lasciato, che hanno dimostrato con la loro determinazione che il progetto elaborato dalla Scuola Italiana Cani Salvataggio era più che realistico, che i cani da salvataggio esistevano realmente, che il loro operato poteva essere più che un valido ausilio alle operazioni degli uomini, e che dalle Capitanerie di Porto poteva non esserci che disponibilità e possibile spirito di collaborazione, vista le capacità operative degli stessi, come ad esempio dimostrato nell’esercitazione S.A.R. Terranova ’96 realizzata dal 9° MRSC Centro di Ricerca e Soccorso in mare di Venezia, che ha visto più di dieci Unità Cinofile imbarcate sulle motovedette da salvataggio della Guardia Costiera per ottimizzare le tecniche di intervento.

Durante l’annuale esercitazione con la Guardia Costiera a Venezia. le Unità Cinofile Pasquale Donatella - Alyssha, Pilenga Ferruccio - Mas e Bertini Elsa - Dakota imbarcate sul mezzo della Capitaneria di Porto

Quello che ora è richiesto agli istruttori della Scuola Italiana Cani Salvataggio Nautico e alle Unità Cinofile Brevettate, è sicuramente di proseguire sulla strada intrapresa, migliorando costantemente le performances fisiche sia dei cani che dei conduttori, con particolare cura all’aspetto operativo degli esercizi, per fare in modo che coloro i quali usciranno dalla scuola sappiano affrontare al meglio le difficoltà e le incognite che le operazioni reali di salvataggio richiedono.
Ci sembra questa inoltre la sede idonea per anticipare sia il nuovo corso istruttori che si terrà nel ’96-97 che la realizzazione degli speciali corsi di salvataggio su fiume – acque bianche – per i conduttori.
L’ambiente del fiume con acque bianche, come la Dora Baltea, il Sesia, l’Inn, il Noce ed altri, riteniamo sarà un validissimo banco di prova e di verifica dell’acquaticità di coloro che vorranno superare le prove del brevetto di salvataggio. Quest’anno alcune anticipazioni e tecniche derivate dal salvataggio in acqua viva sono già state introdotte nei corsi, così come alcuni materiali e attrezzi speciali. Sarà anche questa un’opportunità importantissima per perfezionare il grado di operatività delle Unità Cinofile salvataggio nautico, così come lo sono stati i corsi sull’Oceano Atlantico con Jean-Marc Durand della Scuola francese, quello sulle motovedette da salvataggio della Società Nazionale di Salvataggio in Mare sempre in Francia, e per l’esattezza in Bretagna a Saint Malò e a St. Cast Le Guildo e le operazioni di elisoccorso con a bordo i cani e l’aver portato i cani anche sulle motovedette di salvataggio d’altura della Guardia Costiera.

Osvaldo e Max durante l’esercitazione sul lago di Garda a Peschiera

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