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L’ISTINTO DI SALVATAGGIO

Presente in moltissimi Terranova, ma purtroppo non in tutti, troviamo un quid di eccezionale: il suo speciale e particolare istinto al salvataggio. Questo si manifesta in un atteggiamento particolare del cane nei confronti del padrone in acqua. Il cane mostra apprensione, nervosismo, è eccitato, abbaia furiosamente, se legato cerca di strappare la corda con violenti strattoni. Se liberato nuota velocemente verso il padrone e, recuperatolo, bene o male, lo riporta senza esitazione verso riva.
Non mostra paura dell’acqua e sovente ripete molte volte l’esercizio. Questa peculiarità del Terranova, unita al suo carattere mite, alle caratteristiche fisiche e morfologiche che ulteriormente lo rappresentano fa sì che sia il cane da salvataggio in acqua per eccellenza. È per questo che viene preferito ad altri cani dalla nostra Scuola. Bisogna aggiungere che è facilmente addestrabile e che si ottengono risultati validi in poco tempo. Questo sempre se è presente l’istinto al salvataggio. Bisogna qui aprire una parentesi dolorosa. Purtroppo negli ultimi anni molti dei soggetti giunti alla Scuola per l’addestramento, pur risultando di pura razza, con alle spalle un lavoro di selezione, non presentavano “n’ayant aucun instinct de sauvetage” nessun istinto al salvataggio, come sostiene anche Jean-Marc Durand della Federation Nationale des Chiens Sauveteurs Nautiques.

Spettacolare tuffo dal gommone in velocità dell'unità cinofila Morlacchi Carlo - Cleo durante un esibizione sul lago di Molveno in Trentino

Questo crea molti problemi. Infatti se abbiniamo questa mancanza di istinto alla sua cocciutaggine (Le Tere-Neuve est par son tempérament assez cabochard… è Capoccione) abbiamo un quadro molto negativo dell’addestrabilità del Terranova al salvataggio in acqua. È sempre ed in ogni caso possibile ottenere dei risultati, come vedremo meglio in seguito, ma il tempo necessario si allunga in maniera notevole. Se la mancanza di istinto al salvataggio divenisse una costante, decadrebbe il privilegio accordato ai Cani di Terranova. Allungandosi infatti i tempi richiesti, addestrare un Terranova o un altro cane richiederebbe un periodo ugualmente lungo.

Ma addestrando un Pastore Tedesco avremmo da questo cane una maggiore versatilità. Questa è una situazione alla quale non vorremmo mai arrivare. Dobbiamo quindi operare affinché l’istinto al salvataggio rimanga una caratteristica costante nei Terranova. Per fare ciò bisogna tenere presenti alcune cose. In primo luogo sarebbe necessario che nella selezione effettuata dagli allevatori, sia dal più piccolo che possiede solamente la femmina o il maschio al più grande che alleva decine di Terranova, fosse sentita la necessità di cercare, esaltare e trasmettere la peculiarità dell’istinto al salvataggio.

Un tuffo di Pegaso dall’idrogetto in dotazione della Protezione Civile di Numana (Ancona)

Ciò non viene praticamente quasi mai fatto e in tal modo abbiamo allevatori e proprietari di Terranova che non si sono mai interessati di sapere se il loro cane sia più o meno dotato di questo istinto.
Si badi bene che l’istinto al salvataggio non è l’entrare con le zampe, fatto dal cucciolo, nella ciotola dell’acqua e nel rovesciarla, oppure nel guazzare felice nelle pozzanghere rotolandosi pazzamente. L’istinto di cui parliamo si mostra in ben altre forme. Vedremo il cane in questione, indifferente all’acqua durante una  passeggiata, ignorare una pozza per l’abbeveraggio delle mucche in montagna, trasformarsi, trasfigurarsi alla vista del padrone in acqua sia essa un fiume, un lago o il mare. Nulla lo tratterrà, se non la forza con la quale verrà trattenuto dal guinzaglio. Appena liberato da questa costrizione, si precipiterà di corsa in acqua,a salti supererà il tratto di acqua nella quale toccherebbe e nuoterà con decisione verso il padrone. A questo punto, per inesperienza, potrebbe rischiare di graffiarlo con le unghie, nel tentativo di prenderlo per trascinarlo a riva. Dal momento in cui si sarà voltato, sicuro che il padrone sia a lui attaccato, lo rimorchierà senza esitazione verso l’approdo più vicino. Questa descrizione rende in maniera chiara quello che l’istinto al salvataggio fa compiere al Terranova senza che nessuno glielo abbia insegnato. Questa è quella caratteristica peculiare, ben evidenziata sia dallo standard della F.C.I. sia dallo standard Americano, che fa unico il Terranova.

Questo è quello che l’allevatore dovrebbe cercare di selezionare e che purtroppo troppe volte viene dimenticato. Si misurano al centimetro la lunghezza delle orecchie, si controlla quasi con goniometro al decimo di grado l’inclinazione degli assi cranio-nasali, si cerca il cane più grande, senza sapere che il cane tanto apprezzato, in realtà, alla vista dei padroni in acqua, se liberato, se ne andrà a fare una passeggiata sulla riva. Troppe volte si vedono “esperti” guardare il cane, soppesarlo, “misurarlo” e poi giudicarlo solamente esteriormente.

Germano e Allegra in attesa di incominciare il lavoro in acqua a Torcy (Parigi)

Si valuta troppe volte solamente l’aspetto esteriore senza guardare non solo il carattere ma addirittura quell'istinto al salvataggio per cui lo standard F.C.I. fa definire il Terranova; “grand chien de trait et d’eau, possédant l’stinct du sauvetage, et compagnon devote”, – grande cane da tiro e d’acqua, che possiede l’istinto del salvataggio, e compagno devoto, e quello americano che dice: “possiede naturali doti per il salvataggio”, inscindibile caratteristica che priverebbe il cane di gran parte del suo valore.

Questo è uno dei punti che il lavoro della Scuola Italiana Cani Salvataggio Nautico – Protezione Civile – vuole potenziare, diffondere, sviluppare. Cerchiamo, con il nostro lavoro, di diffondere la razza, di far apprezzare un cane per quello che vale. Non solamente un giocattolo di peluche con cui farsi belli con gli amici, da mostrare orgogliosi, e con l’aiuto del quale riempire di coppe vinte ad esposizioni di bellezza lo scaffale della libreria. Il Cane di Terranova è un compagno devoto, che darebbe la propria vita per noi. È capace di tirarci a riva nuotando per mezz’ora e più, insensibile al freddo, insensibile al proprio istinto alla sopravvivenza.

Non dobbiamo tradirlo. Facciamo di lui un compagno d’acqua. Vivrà con noi, felice di seguirci ovunque. Non lasciamolo a casa. L’esperienza diretta di nostri istruttori che hanno portato il loro Terranova perfino a Marrakech, in Marocco, ci rammenta che in un viaggio impegnativo come può essere quello i veri problemi sono stati ben altri. La presenza in macchina del Terranova, compagno fedele, è stata solamente un piacere, accresciuto dalla soddisfazione di non averlo abbandonato a casa, da amici o in una pensione per cani. Molte volte i problemi che comportano l’avere un Terranova in famiglia vengono acuiti ed ingigantiti da sbagliati comportamenti dei padroni. Difficilmente nella vita di tutti i giorni, un Cane di Terranova crea difficoltà.
Le può far nascere il padrone, sbagliando o seguendo errati consigli. Cerchiamo, noi della Scuola, di essere amici e vicini a tutti i possessori di Terranova, offrendo l’esperienza di chi vive tutti i giorni a contatto stretto con questi bellissimi animali. È questo il motivo reale che ci ha spinto a mettere in discussione concetti dati per scontati, come il ritenere il Cane di Terranova il solo e unico cane per il salvataggio in acqua.

Abbiamo voluto verificare, sperimentare, capire. In tal modo siamo potuti giungere ai risultati che abbiamo precedentemente esposto grazie alla collaborazione della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera del SAR, degli elicotteristi della Polizia. In caso contrario saremmo ancora qui ad affermare che la caratteristica peculiare del Terranova cane da salvataggio in acqua sono i piedi palmati, il sottopelo impermeabile e altro ancora, perdendo di vista l’aspetto più importante che lo standard cita, ma che è troppo spesso disatteso: l’istinto al salvataggio.

Cerchiamo di valorizzare i cani che presentano questo istinto, cercando di dare ad essi l’opportunità di  manifestarlo. È infatti anche in questo caso fondamentale la figura dell’uomo - padrone - compagno.

Unità cinofila Brancato Mario - Nero
Ferruccio e Mas insieme sull'elicottero del SAR, durante l’annuale esercitazione di salvataggio all'aeroporto militare di Linate (Milano)

Come è fondamentale l’opera dell’uomo nella selezione morfologica, altrettanto lo è nella selezione caratteriale. Dimostrando che il Terranova può oggigiorno anche in Italia essere utilizzato per quei compiti per i quali era stato selezionato, faremo in modo che l’istinto al salvataggio, caratteristica che lo rende unico, non vada perso. Ben sanno che questo rischio è presente tutti quegli amanti delle razze da lavoro e da utilità che a fatica e con sacrifici si adoperano affinché queste propensioni ad attività specifiche non vadano perse.

È anche in quest’ottica che si può inquadrare il lavoro della Scuola, essere di aiuto a tutti coloro che non vogliono fare del loro cane un giocattolo e un balocco con cui farsi belli.
È sicuramente più impegnativa la nostra strada, ma vi garantiamo che dà infinitamente più soddisfazioni.
La Scuola è e deve esistere poiché è necessario l’aiuto di istruttori esperti per fare dei Terranova dei veri e propri ausiliari di salvataggio. Col nostro aiuto è veramente possibile la creazione di Unità Cinofile per il salvataggio nautico. Vedremo un giorno uscire dalle stampe d’epoca, che raffigurano salvataggi ormai persi nel tempo, i Cani di Terranova per giungere sulle rive dei mari al nostro fianco. Ci guarderemo negli occhi e sorrideremo.

Alcuni istruttori della scuola davanti alla Palinuro, prima di iniziare l'esercitazione

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