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LA SCELTA DEL CANE, DELLA RAZZA; L’ACQUATICITÀ 

Se dovessimo dare ad un amico dei consigli riguardanti l’acquisto di un cane da utilizzare per il salvataggio in acqua, l’esperienza acquisita in questi sette anni di vita con i Terranova della Scuola Italiana Cani Salvataggio Nautico ci aiuterebbe a essergli di valida guida.

Il primo argomento che bisogna trattare è la scelta della razza. Il suggerire l’acquisto di un Cane Terranova “tuot court” senza aggiungere nessuna spiegazione ci sembra un atteggiamento superficiale. Le classiche spiegazioni che vengono date sui manuali difettano di esperienza oggettiva. La presenza di pelo e sottopelo, i piedi palmati, l’istinto all’acqua e al salvataggio, in realtà purtroppo molte volte non presente, la calma, la tenacia, la disponibilità, la socievolezza non bastano a far propendere per questa razza solamente.

Altre razze hanno molte di queste caratteristiche, ed in più offrono una maggiore addestrabilità. Basti pensare al Pastore Tedesco, il Cane per eccellenza nella mente di ognuno di noi, per renderci conto di quanto certe volte possano essere superficiali gli argomenti addotti. Il Pastore Tedesco è utilizzato per un così elevato numero di compiti che è fin troppo lungo elencarli tutti. Basti citare i compiti di Polizia, antidroga, guida per ciechi, protezione civile come cane da catastrofe, ricerca persone scomparse, per ricerca su valanghe e molti altri ancora, come gare di obbedienza ed agility. Viene da domandarsi per quale motivo non potrebbe essere utilizzato anche come cane per il salvataggio nautico.

Se prendessimo in considerazione il Labrador ci accorgeremmo che presenta molte delle caratteristiche dei Terranova, ma non è normalmente utilizzato per il salvataggio in acqua dalle équipes di tutto il mondo.

Il comandante della Nave Palinuro, Stefano Gilli conversa con Ferruccio Pilenga in merito all’esercitazione “Boatswain Mission 2001

Questo problema, cioè se veramente il Terranova sia superiore ad altre razze, è presente in molte persone che hanno affrontato criticamente l’argomento, è stato però chiarito dall’esperienza che la Scuola ha acquisito in questi anni. Lavorando con moltissimi cani, oltre 50, ad esempio, nel solo 1991, e non impuntandosi su un principio aprioristico: “solo Cani di Terranova”, che non ci soddisfaceva, siamo riusciti a dipanare in un certo senso la matassa.

È infatti risultato che la ragione per eccellenza che deve essere addotta nel privilegiare i Cani di Terranova è ben altra rispetto a quelle fino ad ora citate in tutte le fonti a cui abbiamo attinto. Meglio si potrebbe dire che la  ragione per la quale questo cane deve essere scelto viene fornita da una particolare aggregazione di fattori, complementari tra loro ed inscindibili. Provando ad addestrare anche altre razze per il Salvataggio Nautico, i nostri istruttori si sono accorti che esistevano alcuni problemi particolari.

Se col Terranova noi potevamo prendere cinque cani che non avevano mai lavorato acqua, portarli alla scuola ed iniziare ad addestrarli, ciò non era possibile con altre razze.

Infatti, lavorando con un gruppo eterogeneo di cani, si verificavano fenomeni di aggressività tra i soggetti presenti che producevano una distrazione totale. Avevamo cinque cani che continuamente abbaiavano tra loro, ringhiavano, completamente deconcentrati. Ciò non accadeva con i Terranova. Questi rimanevano tranquilli a riva, al guinzaglio col rispettivo padrone, aspettando il rispettivo turno di lavoro. Per utilizzare altre razze dovevamo invece, precedentemente all’addestramento in acqua vero e proprio, addestrare lungamente i cani all’obbedienza a terra.

Questo comporterebbe chiaramente un allungamento notevole dei tempi di lavoro e fa sì che sia realmente preferibile e vantaggioso utilizzare il Cane di Terranova. Sarebbe, se si sostenesse il contrario, come il preferire andare da Milano a Roma in bicicletta piuttosto che in automobile. Sicuramente si arriverebbe prima o poi, ma il tempo impiegato sarebbe incomparabilmente più lungo.
Può essere sconveniente addestrare altre razze, ma non impossibile. A dimostrazione di questa tesi portiamo come esempio due cani particolari: il primo si chiama Pag, ha conseguito il Brevetto di Salvataggio Acque Interne; il secondo si chiama Olaf, ed ha conseguito anche lui lo stesso brevetto. Caratteristica fuori dalla norma è la loro razza. Il primo è un Pastore Tedesco, il secondo Pastore Belga.

Li accomuna però un fattore particolare, che ha permesso la loro addestrabilità. Sono entrambi cani della Protezione Civile, entrambi già precedentemente addestrati per altri compiti. Entrambi decisamente in mano al loro conduttore. Questa è, insomma, la vera differenza. Il Terranova accomuna una notevole docilità, non necessita addestramenti particolari per convivere con altri cani ed è facilmente addestrabile al salvataggio in acqua. Le altre caratteristiche citate sui libri lo avvantaggiano, ma non formano i motivi basilari che “obbligano” la sua scelta per questo compito specifico. Infatti i piedi palmati, il folto mantello ricco di sottopelo impermeabile ed altre caratteristiche specifiche sono presenti anche in altre razze. Ma noi non troviamo mai tutte queste caratteristiche peculiari unite allo speciale carattere e istinto, che fa scegliere questo cane al posto di altri.

Questo carattere particolare è inoltre legato ad una caratteristica speciale: l’istinto al salvataggio, che sarà il tema della prossima puntata.

Scrutando l’orizzonte in attesa dell’azione

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