10
Survival and Rescue Training and Test

Risale alla mia infanzia l’interesse alle attività all’aria aperta, e negli anni mi sono sempre più convinto che esse siano fonte di crescita e maturazione caratteriale.

Tra hike e challeng, azimut e orientering, esplorazioni e avventure ho ritenuto oltremodo interessante introdurre tutte queste esperienze nell’attività di volontariato di protezione civile di cui ormai da moltissimi anni mi occupo.

Inoltre, perché non aggiungere le discipline della sopravvivenza e del soccorso.

Lavorando fianco a fianco con le componenti militari e civili che si occupano dell’elisoccorso oltre che di queste specialità, ritengo che il mix che ne esce oltre a essere interessante sia oltremodo costruttivo.

La crescita sarà non solo per il conduttore, ma affiancando in tutte le attività anche la presenza del nostro fedele compagno, il nostro cane, avremo sicuramente un cementificazione del rapporto e notevoli miglioramenti sia dal punto di vista caratteriale che nell’attaccamento del cane al padrone.

Molti di coloro che sino ad ora si sono avvicinati ai nostri corsi per unità cinofile da salvataggio nautico della Protezione Civile, forse si saranno accorti che alcune delle nostre attività sono già sul filone e falsariga di quelle che possono essere alla base di un survival and rescue training test.

Nuotare a lungo col cane in acqua fianco a fianco, anche in un fiume con la corrente o al mare con le onde e persino sotto un elicottero in hovering che col flusso rotore crea vento, onde e nebulizza l’aria rendendo impossibile parlare al cane; reggersi su una imbarcazione di salvataggio lanciata alla massima velocità, tuffarsi insieme al cane da moli, passerelle e pontili, essere sollevati da un elicottero e fatti letteralmente volare appesi al gancio baricentrico, imbarcarsi su un elicottero in hovering, farsi vericellare dallo stesso ed  entrare in cabina ad oltre quaranta metri di altezza, imparare l’uso del coltello subacqueo per tagliare cime, attraversare a nuoto un lago, tuffarsi da un gommone in velocità, imparate tecniche di pronto soccorso e B.L.S., imparare l’uso dei razzi e dei fuochi a mano, fumogeni e lanciasagole, l’uso dei giubbini da rafting, il salvataggio fluviale e le cime da lancio,  l’uso di apparati ricetrasmittenti a onde corte, VHF e UHF, lavorare con equipaggi SAR search and rescue dell’Aeronautica Militare e della guardia costiera e molto altro, può sicuramente dare un idea di operatività e  salvataggio.

Il tuffo dall'elicottero richiede che il rapporto tra cane e conduttore sia molto solido. U.C.Donatella-Alyssha

Se a tutto questo volessimo aggiungere l’uso delle corde da roccia dinamiche e quelle speleo statiche, l’uso del discensore e le tecniche di corda doppia, la teleferica da farsi col cane imbragato e vincolato assieme al conduttore, l’uso della zattera di salvataggio e di tutte le sue dotazioni di sicurezza, una cultura sui coltelli survival militari e custom, sulla loro storia e reali modi in cui sono nati e le esigenze che dovevano soddisfare, le tecniche di pronto soccorso avanzato, trasporto feriti e anche pronto soccorso veterinario, bendaggi per uomo e cane e uso tecnico del foulard, l’uso della barella a cucchiaio e spinale, le tecniche di accensione di un fuoco e dell’uso della bussola e delle cartine topografiche per l’orientering, tecniche di pagaia e di tuffo da varie altezze, le tecniche di verricello, l’uso coretto di trasmettitori di segnali radio di emergenza  ( epirb - locat )  su  varie frequenze digitali e analogiche, delle comunicazioni terra-aria sia ottiche che gestuali (eliografo e teli di segnalazione), l’uso corretto dei principali nodi di base e di soccorso (bolina, guide, imbrago), l’uso corretto dei G.P.S. e dei modelli cartografici terrestri, nautici e aeronautici, non sarebbe necessario ulteriori commenti per poter parlare a tutti gli effetti di survival and rescue training test.

La voglia e l’esigenza di introdurre per primi tutti questi argomenti ai nostri corsi di salvataggio per unità cinofile di protezione civile, tanto da volerne fare degli eventi ad hoc, nasce dal convincimento che una abilità professionale del conduttore acquisita col cane a fianco, farà sicuramente crescere sia il conduttore che il cane.

Infatti se col nostro cane passiamo incredibili avventure, solo il fatto di averle vissute insieme, l’aversi incoraggiato vicendevolmente, chiaramente ognuno a modo suo, farà in modo che nasca veramente quell’UNITA‘ che sta alla base del concetto di unità cinofila.

Ritengo infatti che se il cane vive tutto il giorno in giardino, ogni tanto lo pendiamo per fare un giro, ai corsi se ne sta in macchina in gabbia aspettando il suo turno per l’addestramento, alla sera non ci segue al ristorante e tanto meno in camera da letto, avendo lui la sua cuccia lontano da noi, e così alla via, anche se otterremo ottimi risultati, saranno sicuramente inferiori a quelli che avremmo ottenuto seguendo una diversa FILOSOFIA.

Sono profondamente convinto che questa non sia la strada migliore, e i risultati da me personalmente sin qui ottenuti ne sono una chiara e lampante prova.

Ritengo infatti che se col mio cane passo ogni momento possibile della mia vita, condivido ogni azione e soprattutto ogni avventura, avrò sicuramente un cane eccezionale al mio fianco.

Sia io che i miei istruttori oltre ad aver addestrato con grandi risultati i nostri cani, seguendo questa mia filosofia, abbiamo fatto addestrare da molti padroni decisamente non speciali cani altrettanto normalissimi.

Parlando con vari addestratori di tempra e temperamento dei cani, e io aggiungevo scherzando temperatura, mi sono reso conto che quasi tutti loro ritenevano che cani con scarse doti caratteriali, sarebbero stati da scartare nell’addestramento per l’utilità e il soccorso. Cosa che veniva fatta normalmente e ritenuta da loro normale.

Personalmente non l’ho mai fatto e non lo farò mai. Ritengo invece che se col proprio cane si divide ogni momento e avventura, si riesce ad ottenere un cane eccezionale.

Un ulteriore possibile dimostrazione di ciò che sto affermando è data dai miei terranova Mas.

Il mio vecchio terranova Mas mi ha dato enormi soddisfazioni e risultati, come altrettanto sta dando il nuovo Mas, anche se caratterialmente sono due cani diversissimi. Ognuna delle due ha qualità e difetti. Sta all’addestratore essere capace di creare un cane speciale, un supereroe.

Filosoficamente parlando, tutti i cani sono in “potenza” dei cani da salvataggio e alcuni lo sono gia in “atto”. Sta al maestro addestratore trasformare in “atto”  tutti quelli che sono in “potenza”.

Il cane che è capace di tuffarsi da un elicottero in hovering per salvare qualcuno, è lo stesso cane, che duecento anni fa si tuffava da un veliero nel mare in tempesta per portare una cima a dei naufraghi.

Il vero segreto dell’aver addestrato questi cani sta nel condividere le avventure insieme a loro.

Se superiamo fianco a fianco al nostro compagno tutte le prove di rescue e survival che prima ho minuziosamente  descritto, vivremo delle esperienze uniche, acquisiremo un abilità che ci permetterà di crescere come soccorritori.

Il survival rescue training test nasce da questa esigenza. Più esperienze eccezionali faccio col mio cane, più diventeremo un unità cinofila di Protezione Civile abile e preparata. Pronta un domani a mettere la propria esperienza al servizio degli altri, in situazioni di pericolo e dove la vita umana è a repentaglio.

INDICE 

HOME