5

La Nostra Esperienza:

le “A” dell’Addestramento

Elsa con la sua Dakota, libera di stare in casa, fianco a fianco, per tutta la giornata

La filosofia che sta alla base del nostro metodo di addestramento ha alcuni punti fissi: le “A” dell’addestramento.

Affetto: è per me fondamentale l’affetto del padrone verso il cane. Il cane da lavoro deve essere un membro della famiglia. Se il padrone vive tutti i momenti possibili con lui, il tempo libero, le vacanze, il gioco, il cane si affezionerà in maniera incredibile al padrone.

I cani di Terranova che vivevano a bordo dei velieri nei secoli scorsi, erano parte dell’equipaggio, condividevano ogni momento con gli uomini di bordo. Non erano certo chiusi per giornate in gabbie o locali appositi, come molti addestratori fanno oggigiorno per ottenere di più dal cane.

Mangiavano con l’equipaggio dividendo con esso parte del cibo. Non venivano tenuti a digiuno uno o addirittura due giorni prima della “gara”, ops., salvataggio o dell’azione. Erano parte della nave e per questo motivo si sono meritati di passare alla storia per le loro gesta.

Vediamo i cani di Terranova raffigurati nelle stampe d’epoca in incredibili azioni di salvataggio, e tutto ciò è sicuramente dovuto all’affetto che ricevevano dagli uomini dei velieri. Era questo l’affetto che ricambiavano con la massima dedizione.

Oggi quindi portatevi il vostro cane ovunque, in vacanza, a passeggio in città come in campagna, sotto il tavolo al ristorante e in albergo in camera con voi e se possibile anche al lavoro.

Lasciatelo il meno possibile da solo, legato da qualche parte mentre voi fate altro, peggio ancora in macchina chiuso in gabbia.

Se seguirete questo consiglio avrete sicuramente maggiore successo.

Abitudini: ricordatevi che i cani sono enormemente abitudinari, nel bene e nel male.

Ricordatevene in ogni momento. Se trasmetterete al cucciolo buone abitudini, queste rimarranno per sempre.

Altrettanto, se un cane impara una cosa molto difficilmente se ne dimenticherà.

Sfruttate questa caratteristica per chiedere sempre al vostro cane qualche cosa in più e di nuovo.  Ricordatevi di complimentarvi col cane se fa quello che volevate da lui. Non lesinate con comportamenti affettuosi.

Il cane deve capire che siete enormemente contenti se fa quello che vi aspettavate da lui. Non esitate a premiarlo con quello che più apprezza.

Anticipare le azioni: Molti degli errori che si commettono nell’addestramento sono dovuti al fatto che il padrone non è concentrato nel lavoro che sta facendo col cane, non pensa a quello che il cane “sta pensando di iniziare a fare”.

Se sarete capaci di stare attenti e far capire al cane che “sapete leggergli nel pensiero”, il vostro cane non si permetterà di prendere iniziative sbagliate.

Sarete veramente la persona di cui il vostro cane si fida.

Dovete veramente Anticipare le sue azioni, in modo da non premettergli di prendere iniziative contro la vostra volontà.

Rischiate altrimenti un giorno di lasciar correre e invece l’altro di riprendere. Il vostro cane andrà in confusione e non saprà più cosa e giusto e bene e ciò che è sbagliato e negativo.

Da notare l'attenzione con cui Alyssha guarda Donatella

Apprendimento imitativo: ritengo che questo aspetto sia di vitale importanza, soprattutto se si è capaci e in grado di far lavorare bene molti cani contemporaneamente.

l fatto che il vostro cane veda dieci cani che nuotano, salgono sull’elicottero e motovedetta, salgono le scale, si tuffano da un molo o fanno quant’altro, favorirà enormemente l’allievo a seguire l’esempio dato dai cani più abili.

L’apprendimento imitativo è trasmissibile sia per tutto ciò che di positivo vogliamo trasmettere al nostro cane che purtroppo anche per gli aspetti negativi.

Sarà solamente un istruttore con grande esperienza a saper dosare questa tecnica.

Attenzione: è fondamentale avere l’attenzione del nostro cane quando lavoriamo.

Se è distratto o noi non siamo sufficientemente interessanti, dobbiamo escogitare dei trucchi per poter attirare la sua attenzione su di noi e su quello che andremo a fare.

Il concetto dell’attenzione si sviluppa sia a terra che soprattutto in acqua.

Per farvi capire l’importanza di ciò basta che vi ricordi che sin dall’inizio col vecchio Mas e oggi col nuovo prima di una prova o di un intervento gli dicevo “attento, attento, attento!!!”.

Erano diventate le parole magiche con le quali creavo una perfetta attenzione del mio cane su quello che saremmo andati a fare.

Non esisteva più nulla d’altro: solo io, il mio cane e l’azione!

 

Stare insieme anche in vacanza cementa l'unione. Mariangela e Mirò

Attaccamento del cane al padrone: sarebbe logico, visto tutto ciò che ho detto sin qui non aggiungere altro, ma voglio spendere due parole sui metodi che alcuni usano e che sono fortemente da me contestati.

Per ottenere l’attaccamento si può fare come ho detto sino ad ora o usare trucchetti subdoli tipo ottenere l’attaccamento con l’abbandono.

Con quest’ultima parola mi riferisco a coloro i quali lavorano con un cane alla volta, gli altri sono in gabbia o al palo e non si portano mai con se il cane.

Ho visto pochissimi addestratori col cane al guinzaglio.

Anche uno sprovveduto capisce che se lascio solo tutto il giorno il cane, gli dedico al massimo un ora, e se durante l’ora di addestramento sbaglia, lo rificco in gabbia, il mio cane pur di stare con me sarebbe capace di “imparare a volare”.

Se posso lasciar correre (forse no!) che ciò possa essere usato da coloro per i quali è fondamentale vincere le gare, dove chi arriva primo è arrivato primo e il secondo è nessuno, ciò non può essere assolutamente accettato da chi si occupa di salvataggio e Protezione Civile.

Il mio cane è con me al guinzaglio in Prefettura nella stanza degli arazzi, su un elicottero da dodici miliardi di lire, sui velieri della Marina Militare, nel centro MRSCC tedesco, sulle motovedette da salvataggio ognitempo, in camera da letto in casa e in albergo, ai piedi del letto, se vuole, sotto al tavolo al ristorante!

Il mio migliore amico si merita tutto questo!

Affamare "NON!": purtroppo negli ultimi tempi alcuni pensano di aver scoperto l’acqua calda.

Gli regaliamo oggi il termometro!

Pensano che per addestrare un cane e creare un supereroe basta usare i bocconcini di cibo.

Se usato con parsimonia, sotto lo sguardo attento e a volte severo di chi da anni addestra con successo cani, può essere usato, altrimenti l’uso improprio è sicuramente molto dannoso e crea comportamenti folli.

Intanto vorrei veder usare il premio in cibo per far saltare un cane prima dal gommone e poi dall’elicottero : “salsicce che volano”.

In più basta aggiungere il consiglio dato da alcuni "espertoni" che consigliano di non dar da mangiare al cane non solo al mattino prima dell’addestramento o della gara, ma persino la sera prima, il giorno prima, anche due!!! Follie.

I nostri cani sono atleti.

Vadano costoro a proporre agli atleti il digiuno prima delle gare, anche il giorno prima della gara. Rischierebbero grosso, visto che i cani non parlano, gli uomini si.

INDICE 

HOME